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Tragedia di Parma, l’ex calciatore del Parma ha confessato il duplice omicidio di mamma e sorellina

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12 Luglio 2017 15:29 Di redazione
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Sono durate soltanto 14 ore le ricerche, poi Solomon Nyantakyi è stato fermato in quel di Milano e ha confessato tutto. È stato lui ieri ad uccidere a Parma sua madre Patience Nfum, 43 anni, e sua sorella Magdalene Nyantakyia di appena 11 anni.

Le due sono state trovate prive di vita in casa per effetto di numerose coltellate o colpi inferti con un oggetto contundente. La macabra scoperta è stata fatta dall’altro figlio, Raymond, di 25 anni. Solomon Nyantakyia, 21 anni, era irreperibile dall’ora del delitto ed è stato fermato alla stazione centrale di Milano. Ha giocato a calcio nelle giovanili del Parma nel 2013, arrivando anche in prima squadra e ricevendo un’offerta del Milan.

Il suo ex allenatore Roberto Donadoni ne ha parlato così all’Ansa: “Ricordo Solomon, si allenava con noi del Parma e lo portai in panchina più di una volta. Non è facile inquadrare il carattere di un giovane calciatore in una squadra di A, ma ricordo che era un ragazzo tranquillo, anzi direi taciturno. E se davvero è stato lui, è difficile capire cosa possa essere passato per la sua testa: come si può arrivare a un gesto simile, cosa ti passa

 per la testa. Veniva dalle giovanili del Parma era un centrocampista, poi quando la società è fallita non so che percorsi abbia preso. La prima domanda che mi viene è: perché? In condizioni mentali normali un gesto del genere è inconcepibile, alla base ci può essere solo un raptus di follia“.

Alessandro Lucarelli ha invece dichiarato: “Sono senza parole: Solomon era un ragazzo pacifico e molto taciturno, non avrebbe mai fatto male a una mosca. Ma ha sofferto di depressione. In un anno, lo sentii parlare due volte. Sapevo dei suoi problemi, e l’ho chiamato in Lega Pro al Cuoiopelli un anno fa. Ma dopo quindici giorni di ritiro è voluto andare via, gli mancava la famiglia. E ora sono sconvolto“.

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