Milan Verona 8 settembre 1996, gol capolavoro George Weah
Lo chiamano il Coast to Coast, il gol capolavoro di George Weah che stese il Verona l’8 settembre del 1996. Il campione della Liberia ha giocato 5 stagioni con la maglia rossonera da protagonista. Weah ha segnato a Milano ben 46 gol in 114 partite e in questo video prende palla nella sua area di rigore e dopo aver superato tutti i suoi avversari (con tecnica e forza), fa tutto il campo fino a depositare la palla in rete.
Con la maglia rossonera, Weah ha vinto due scudetti (1995 – 1996 / 1998 – 1999) e conquistato premi prestigiosi come, il Pallone d’Oro (1995), il Fifa World Player (1995) e il riconoscimento come miglior giocatore africano dell’anno (due volte nel 1994 e nel 1995). Nella stagione 1994 – 1995 è stato anche capocannoniere della Champions League, senza che il Milan riuscisse a vincerla.
GEORGE WEAH OGGI – Il giocatore si è ritirato dal calcio giocato nell’anno 2002 – 2003. Dopo la carriera sportiva, il campione africano è entrato in politica. L’attaccante è diventato una figura umanitaria e politica nel suo paese, impegnandosi a fondo nella lotta contro i problemi che attanagliano la Liberia. Nel novembre 2004 annunciò una sua possibile candidatura alle elezioni presidenziali liberiane dell’11 ottobre 2005. Il 13 agosto 2005 fu confermata la sua candidatura con il CDC, Congresso per la Democrazia e il Cambiamento (Congress for Democracy and Change). Al primo turno risultò il candidato più votato con il 28,3% dei voti, ma al ballottaggio fu sconfitto dall’economista Ellen Johnson-Sirleaf con il 59,4% dei consensi. Al suo ritorno da un viaggio in Europa, il celebre cantante liberiano Michael B.Clock gli dedicò la canzone Run African Star a supporto della sua campagna elettorale.
Ma Weah non si è arreso e dopo essersi trasferito negli USA, a Miami con la famiglia, si è laureato in Business Administration. Decide di tornare a casa per riprendere l’attività politica: nel novembre del 2015 si è infatti candidato al Senato ed è stato eletto con quasi l’ottanta percento delle preferenze, battendo proprio il figlio della presidente in carica.