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La Repubblica: scontro Pallotta- Fassone, ecco perché il Milan riesce a spendere tanto

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29 Luglio 2017 11:18 Di redazione
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Ieri James Pallotta, presidente della Roma, ha messo in dubbio la sostenibilità del progetto Milan, puntando il dito contro i cinesi. Supposizioni le sue subito rispedite al mittente da Fassone. Alla luce dello scontro tra Roma e Milan La Repubblica ha provato a fare chiarezza, spiegando come e perché i rossoneri riescono a spendere tanto.

Caso Eliott. La società rossonera non ha debiti perché la nuova proprietà li ha azzerati con il closing. Ad averne, invece, è la società lussemburghese che controlla il 99.9% del club, che ha ottenuto un prestito da 320 milioni da Elliott. Tra poco più di un anno, Yonghong dovrà restituire i soldi (con tanto di interessi) al fondo americano. L’obiettivo è arrivare in Champions e incrementare i ricavi. In caso contrario, Mister Li sarà costretto a cedere le azioni del Milan a Elliott, che avrà interesse a non svalutare la squadra e mantenerla competitiva per attirare acquirenti.
fassone

Capitolo acquisti. I nuovi giocatori sono costati complessivamente 240 milioni di euro, ma quelli prelevati da club italiani sono pagabili in tre anni. L’esborso reale, dunque, al momento è di 50 milioni. Ma il mercato non è ancora finito: la spesa è destinata a salire se il grande colpo (il Milan ha stanziato un budget di 70-80 milioni per un super bomber) dovesse arrivare dall’estero, dove si paga subito e senza rateizzazioni.

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