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Juventus-‘ndrangheta, sentenza lunedì prossimo? Ecco cosa rischiano i bianconeri prima della finale di Cardiff

Squadre rivali
25 Maggio 2017 12:52 Di redazione
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Mentre si avvicina la finale di Champions League a Cardiff del prossimo 3 giugno alle ore 20:45, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha anche altri pensieri per la testa. Per la questione del bagarinaggio è stato ascoltato recentemente dall’Antimafia e ha dichiarato: “Se ho incontrato Dominello può essere stato nell’ambito di un consesso di tifosi ed è pacifico che se non solo io ma tutti i miei dipendenti avessero saputo, quello che oggi è emerso, mai avremmo avuto rapporti con lui. Mai subito minacce da ultrà e mai pensato a Dominello come “operativo“.

Dominello non è scelto da noi ma dalla curva. Il nome del Dominello a Torino non richiama certe attenzioni, di Google non mi fido, se metto il mio nome trovo una valanga di falsità. Siamo qui per cercare di migliorare il domani. Compito nostro è guardare a domani con l’esperienza di ieri, bisogna evitare di commettere gli stessi errori per il futuro. il bagarinaggio nel nostro Paese non è reato, dopo quanto successo dobbiamo interrogarci se questo sia giusto“​.

Ilbianconero.com ha rivelato che venerdì ci sarà un’udienza per i quattro dirigenti della Juventus deferiti: a parte il presidente Agnelli ci sono il responsabile della biglietteria Stefano Merulla, il security manager Alessandro D’Angelo e l’ex capo maketing Francesco Calvo. Nessuno è pero iscritto nel registro penale e la società non dovrebbe rischiare più di una multa. Possibile, invece, l’inibizione dei dirigenti per vari mesi. La Figc vuole mandare un segnale forte contro i rapporti con la tifoseria organizzata e in questo senso lancerà le sue richieste. La sentenza potrebbe arrivare già lunedì prossimo.

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