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Il 2017 è l’ultimo anno della presidenza targata Berlusconi: 29 trofei in 30 anni

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30 Dicembre 2016 18:42 Di redazione
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A Doha il Milan ha alzato il suo primo trofeo stagionale, il primo dell’era Montella ma l’ultimo della presidenza Berlusconi. Quest’ultimo nel 2017 lascerà la guida della società rossonera al colosso cinese, segnando così, la fine di un’epoca. La storia di Berlusconi al Milan è iniziata nel 1986, da allora sono stati 30 anni di vittorie, gioie e qualche delusione.

Il 2017 è l'ultimo anno della presidenza targata Berlusconi: 29 trofei in 31 anni

Sono 29 i trofei vinti da Silvio Berlusconi da quando è presidente del Milan. Era il 20 febbraio 1986 quando l’imprenditore arrivò al timone del Diavolo. Partendo da Sacchi, passando per Capello, fino ad Ancelotti ed Allegri, Berlusconi ha portato il club rossonero nell’Olimpo del calcio. Chi potrà mai dimenticare i campioni che hanno vissuto lo spogliatoio della società di via Aldo Rossi (all’epoca via Turati): gli olandesi Van Basten, Gullit e Rijkaard; le leggende Maldini e Baresi; GalliRossiCostacurta, Donadoni, Papin, Tassotti e Massaro; Desailly, Albertini, SavicevicBaggio e Weah. Calciatori che hanno fatto la storia della Serie A e di questo sport e che hanno reso il campo sportivo di Milanello uno dei più ambiti dai top player di tutto il mondo.

Poi gli anni recenti che hanno visto indossare la maglia rossonera a stelle come Bierhoff, Kaka, Shevchenko, Pirlo, Gattuso, SeedorfDida, Cafù e Leonardo fino ad arrivare a Ibrahimovic, Thiago Silva, Stam e Nesta. Infine il marketing ha voluto che finissero la carriera a Milano i brasiliani più forti degli ultimi anni come Ronaldo, RonaldinhoRobinho. Anche se le esperienze al Milan di questi ultimi non son state del tutto positive.

Sono stati Milan diversi, con Sacchi vi era una nuova idea di gioco a trazione olandese, con Capello vinceva la solidità e la forza agonistica, con Ancelotti si è passati nel nuovo millennio con strategie tattiche diverse, innovative e molto fisiche. Sacchi e Capello erano due scommesse, soprattutto il primo che veniva dalla panchina del Parma in serie B. Da ricordare anche la parentesi targata Zaccheroni e il “lancio” di Allegri alla guida di un top club.

Sicuramente le delusioni più cocenti sono state quella relativa alla Champions League persa ad Istanbul contro il Liverpool di Rafa Benitez (dal 3-0 in vantaggio, il Milan perse poi ai rigori) e alle operazioni nostalgia che riportarono in panchina Sacchi e Capello. Ma gli anni peggiori sono stati gli ultimi. Adesso, però, il Milan sembra essersi ripreso: un gruppo forte, giovane e promettente guidato da un abile Vincenzo Montella.

Bisogna solo attendere che sia definito il closing e che la nuova proprietà cinese arrivi al comando, così il campo potrà giudicare la nuova era. Nel frattempo, però, i 30 anni di Berlusconi sono già nella storia del club e del calcio mondiale. Per gli amanti di questo sport resteranno indimenticabili e soprattutto saranno fissati nel cuore dei tifosi rossoneri.

PALMARES DEL MILAN CON SILVIO BERLUSCONI PRESIDENTE –

8 Scudetti (1987-88,1991-92,1992-93,1993-94,1995-96,1998-99,2003-2004, 2010-2011), 5 Coppe dei Campioni (1989,1990,1994,2003,2007), 3 Coppe Intercontinentali (1989,1990,2007), 5 Supercoppe Europee (1989,1990,1995,2003,2007), 7 Supercoppe Italiane (1988,1992,1993,1994,2004,2011,2016) e 1 Coppa Italia (2003).

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