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Gullit: “Vi spiego il calcio all’avanguardia del mio Milan. Preferii i rossoneri alla Juventus perché…”

Interviste
23 Gennaio 2017 12:57 Di redazione
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Chi ama i colori rossoneri non può non avere un velo di malinconia ed ammirazione nel guardare i campioni del passato, rimpiangendo una squadra che negli anni ’80 dettava legge in Europa. E non c’erano rivali che potevano eguagliarne la compattezza e il gioco di squadra. Ieri sera l’ex attaccante rossonero, Ruud Gullit, ospite negli studi di Sky, ha raccontato particolari inediti della sua carriera calcistica e non solo. Nell’era di Berlusconi, che si chiude quest’anno dopo trent’anni, il Milan era invincibile.

Le dichiarazioni di Ruud Gullit riportate da gianlucadimarzio.com

ruud gullit

Giocare in Serie A è stato incredibile, tutti i fuoriclasse del mondo in quel periodo si trovavano in Italia. Ho imparato tantissimo. Il mio arrivo? Inizialmente mi voleva la Juventus. Quando ero al Psv un nostro dirigente aveva una idea di Super League, la Juve voleva partecipare solo perché volevano me. Loro avevano vinto tanto, il Milan non aveva vinto niente. Così ho preferito andare in una squadra che ancora non aveva vinto“.

Con il Milan avevamo un modo di giocare già all’avanguardia, in quel periodo le squadre avevano degli attaccanti che stavano fermi ad aspettare il pallone, da noi invece non si poteva fare. Dovevamo iniziare il pressing da subito. Il Milan ha sempre fatto di tutto per mettere i propri giocatori nelle condizioni di fare meglio, per questo è stato molto avanti”.

“Con Fabio Capello ho avuto qualche discussione, avevamo opinioni diverse e ci siamo scaricati un po’ di parole. Lui poi ha raccontato questo episodio nello spogliatoio del Real Madrid, invece al Milan nessuno parlava di quello che succedeva nello spogliatoio. E’ una regola del calcio, non deve mai uscire niente di quel che succede negli spogliatoi per essere vincenti. Ci sta che succedano certe cose, si deve litigare, nel calcio non è importanti essere amici ma bisogna sempre rispettarsi. Al Milan questa cosa funzionava al massimo“.

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