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Gigi Lentini e la sua storia travagliata in maglia rossonera: la perla in rovesciata resta indelebile

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28 Aprile 2017 17:59 Di redazione
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Gianluigi Lentini, soprannominato l’Imbattuto, perché quando militava nel Torino non perse mai contro le fortissime squadre rossonere di Sacchi e di Capello, è stato uno dei talenti a metà del calcio italiano. Fu proprio un Torino-Milan al Delle Alpi il 26 aprile 1992 la sua ultima partita in maglia granata prima di passare alla società rossonera. Ci fu anche un momento di esitazione per il tornante della nazionale italiana prima di accettare la sostanziosa offerta milanista. Lentini, pur di non lasciare la città di Torino, era pronto anche a trasferirsi alla Juventus ma la vicenda si sblocca definitivamente a luglio, quando il tornante si convince a far parte di un progetto di rilancio del grande Milan di Silvio Berlusconi, che voleva a tutti i costi presentarsi con una grande squadra al ritorno in Champions League dopo un anno di assenza dalla competizione.

Per il cartellino fu pagata la cifra record di  18,5 miliardi di lire, inoltre vi furono indagini giudiziarie (Processo Lentini) per il presunto pagamento di altri 10 miliardi fuori bilancio. Lentini approda al Milan di Fabio Capello che lo schiera per la prima volta in campo il 26 luglio 1992, in occasione dell’amichevole con il Varese vinta dai rossoneri per 2-0 con le reti di Simone e BobanGigi fa un grande primo anno in rossonero, gioca titolare sia in Campionato che in Champions League, e segna nelle prime goleade rossonere della stagione (5-4 a Pescara e 7-3 a Firenze), oltre che nel derby contro l’Inter. Anche se non è il protagonista assoluto della squadra come nel Torino, il suo apporto è ugualmente molto significativo per raggiungere la conquista dello scudetto e della Supercoppa.

Ma l’episodio negativo, che segna definitivamente la carriera del forte calciatore, è l’incidente stradale risalente alla notte tra il 2 e il 3 agosto 1993. Al suo ritorno in campo nel novembre 1993 appare molto frenato sia psicologicamente che fisicamente. Lentini torna a giocare dal primo minuto in un Napoli-Milan 1-0 del 27 marzo 1994 e nella partita-scudetto del 27 aprile 1994, ovvero Milan-Udinese 2-2. Il calciatore tuttavia non sembra più lo stesso. Neanche l’arrivo al Milan di Gianluca Sordo, suo amico fin dagli anni della Primavera granata, e compagno d’appartamento durante il periodo con la prima squadra del Torino, sblocca del tutto l’ala che nell’estate del 1996 insieme proprio a Sordo lascia definitivamente il Milan. Con la maglia rossonera collezionò in totale appena 63 presenze realizzando 13 gol in quattro anni.

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