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Galliani ai titoli di coda: “Il Milan resta, i dirigenti passano. Lapadula? E’ cattivo…”

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8 Novembre 2016 16:32 Di redazione
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Torna a parlare Adriano Galliani e lo fa analizzano l’ottimo periodo che sta vivendo il suo Milan. L’amministratore delegato non conferma ma fa capire il suo addio dopo il closing con i cinesi.

Una parte dei nuovi dirigenti cinesi, vorrebbe Galliani in società

Intervistato da MilanNews.it a margine della premiazione al Palazzo Giureconsulti, Galliani sottolinea l’ottimo campionato della squadra caratterizzata da un numero importante di giovani italiani segno che  “la politica voluta dal presidente Berlusconi dei giovani italiani mi sembra che stia dando dei bei frutti”.

Sul futuro Galliani ha spiegato di essere “concentratissimo sul lavoro, fino al closing lo sarò e lo sto dimostrando. Poi resterò tifoso del Milan. L’amore non passa assolutamente. Il Milan è nato il 16 dicembre del 1899, l’importante è il bene del Milan, i dirigenti passano”.

Belle le parole spese riguardo Lapadula, neo convocato in nazionale: “Giocava a Teramo fino al 30 giugno 2015 e al primo gol viene chiamato in Nazionale. Il ragazzo non ci credeva, era a Torino ed è partito come un razzo. Ha una cattiveria agonistica che non ha eguali negli altri 27 giocatori del Milan. Rincorre chiunque, anche a Milanello tra i vialetti. Ha una ferocia agonistica che raramente ho trovato in questi trent’anni. Con la volontà si può fare tanto e lui ce l’ha di ferro”.

 

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