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Futuro Donnarumma, slita l’incontro tra il Milan e Raiola. I cinesi vogliono Gigio capitano

calciomercato
26 Aprile 2017 12:56 Di redazione
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Continua a tenere banco in casa Milan la questione relativa al rinnovo contrattuale di Gianluigi Donnarumma. Il calciatore cresciuto nel vivaio rossonero, nonostante la giovane età, è considerato un vero e proprio pilastro della squadra ed è diventato in poco tempo un titolare inamovibile.

Donnarumma è al centro di una querelle in merito al suo legame contrattuale con i rossoneri e le richieste del suo manager Mino Raiola. Il giornalista di Sky Sport Peppe Di Stefano ha fornito ulteriori dettagli sulla trattativa che va avanti tra la società di via Aldo Rossi e l’agente del calciatore. L’appuntamento tra l’agente Raiola e la nuova proprietà è saltato poiché il procuratore è a Pittsburgh, negli Stati Uniti, per l’operazione del suo assistito Zlatan Ibrahimovic.

Ma l’incontro non si farà attendere perché la posizione della società rossonera è ben chiara. L’intenzione infatti è quella di blindare il campioncino con un contratto lungo e ricco, si parla di almeno 4 milioni di euro all’anno. Ma quello che preme maggiormente il ragazzo e il suo agente è la garanzia di un grande Milan per il futuro prossimo. Al ragazzo è stata anche offerta la fascia di capitano, a dimostrazione dell’importanza che riveste per il club. La decisione finale, ovviamente spetterà a Gigio che non ha mai nascosto il suo amore per la squadra milanista (quella che tifava sin da bambino nonostante le sue origini napoletane).

L’operazione va chiusa il prima possibile visto che non mancano gli estimatori del talento napoletano, in primis la Juventus anche se i pericoli maggiori arrivano dall’estero. A puntare gli occhi su Donnarumma ci sono infatti  Real Madrid, Manchester City e Manchester United. Il club si è dato una deadline precisa: c’è tempo fino al 30 giugno 2017 per trovare una soluzione definitiva alla questione sul rinnovo: se non si dovesse arrivare ad un accordo, nonostante l’assoluta incedibilità, il Milan sarà obbligato a percorrere altre strade.

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