Dalla Russia con valore: André Silva, un potenziale sacrificio ed una vetrina da sfruttare
Svestita la maglia rossonera, indossata quella rossa del Portogallo, André Silva ha subito “timbrato” il cartellino, segnando una rete in amichevole contro la Tunisia e confermando la sua propensione alla marcatura con la “Selección”. Dodici reti in ventun gare per il classe ’95: un dato considerevole che va un po’ in contrasto sulla prima stagione col Milan, dove a parte i dieci gol realizzati nella prima fase dell’Europa League, l’ex Porto ha marcato soltanto in due occasioni.
IL MERCATO – A prescindere dalla sentenza della UEFA dopo il “no” al settlement agreement, che potrebbe avere un’influenza sulle scelte di mercato, è chiaro che il Milan voglia puntare su un nome nuovo per l’attacco, un centravanti che possa risolvere i problemi offensivi emersi nello scorso campionato. E’ verosimile che buona parte del budget venga riservata per la prima punta, ma è evidente che André Silva, pagato 38 milioni di euro la scorsa estate, dovrà essere sacrificato anche per motivi economici. L’ex Porto rischierebbe infatti di vedere ulteriormente ridotto il suo minutaggio, con una svalutazione ancora maggiore in termini di cartellino.
LA RUSSIA – La vetrina russa può giocare certamente a favore del nativo di Baguim do Monte, visto il suo buon riscontro con la maglia della Nazionale. Qualora Cristiano Ronaldo e compagni dovessero avanzare nella competizione, il valore di André Silva potrebbe salire, facendo arrivare al Milan richieste decisamente succose. Il club rossonero potrebbe quindi non doversi accontentare, o peggio ritrovarsi pesanti minusvalenze a bilancio. Tuttavia, in caso di un Mondiale da protagonista, potrebbe sorgere il problema opposto. Meglio incassare o dare una seconda occasione al portoghese? Sarebbe comunque un dubbio “dolce” per il Milan e, a conti fatti, l’augurio è che possa verificarsi proprio uno scenario simile.
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