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Caos al River Plate: “Dovevamo vendere Simeone al Milan”, ecco perché

calciomercato
15 Febbraio 2017 16:11 Di redazione
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Durante la finestra invernale di calciomercato Genoa e River Plate si sono accordate per il riscatto di Giovanni Simeone, che è diventato interamente dei rossoblu per una cifra vicina ai 5 milioni di euro pagabili in due rate. La questione ha fatto discutere diversi addetti ai lavori.

Grazie alle prestazioni in Serie A e ai dieci gol messi a segno il valore del figlio d’arte si è triplicato rapidamente. Il prezzo pagato dal Genoa ha quindi lasciato perplessi i soci del River, alcuni dei quali hanno criticato pesantemente il presidente Rodolfo D’Onofrio. Secondo quanto riporta Il Secolo XIX essi sosterrebbero che la cessione è stata troppo frettolosa e il consigliere societario Jorge Sonzogni avrebbe affermato: “Perché non si è aspettato per vendere l’intero cartellino? Ci sono club interessati come il Milan e la sua valutazione è già superiore ai 10 milioni“.

Ma la vendita di Simeone era urgente e necessaria per mettere a posto i conti del club e l’allenatore e il direttore sportivo avevano dato il loro nulla osta. Il Milan è da tempo molto interessato all’attaccante e un mese fa si è parlato addirittura di una fantomatica prelazione per la prossima stagione. Il calciatore si sposerebbe alla perfezione con il gioco del tecnico Montella.

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