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Calcio italiano sotto shock: l’ex allenatore di Napoli e Fiorentina ha un tumore

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10 Marzo 2017 16:23 Di redazione
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L’ex allenatore del Toro, Napoli, Fiorentina (solo per citarne alcune) Emiliano Mondonico, nel giorno del suo compleanno, oggi ha compiuto 70 anni, ha lasciato tutto il mondo sportivo sotto shock: “La bestia è tornata,  si ricomincia a combattere. Ma io non mi arrendo”.

Le dichiarazioni di Emiliano Mondonico a Il Giornale

Emiliano Mondonico

L’ultima esperienza in panchina risale al 2012 col Novara e l’ allenatore sembra escludere che ce ne saranno altre: “Se tornerò ad allenare? La malattia non mi permette di essere al 100% e se non sei al massimo non puoi buttarti nella mischia. Mi consolo con quelle cinque cose terribili che mi hanno tolto dallo stomaco”.

 “Il migliore che ho allenato? Gianluca Vialli, una forza della natura, ma soprattutto una persona vigorosa sotto tutti i punti di vista.  A livello psicologico era uno straordinario motivatore, ed è stato sostenuto nelle sue scelte dalla famiglia. Sapevano che sarebbe diventato un campione, ma hanno voluto che prendesse un diploma, che diventasse un uomo prima ancora che un calciatore”. Mondonico poi elogia Belotti: “Nella mia squadra uno come lui non dovrebbe mai mancare. lo conosco fin dai tempi delle giovanili dell’Albinoleffe. Datemi lui in attacco e posso sfidare chiunque. – ha affermato il settantenne allenatore – Se è il nuovo Vialli? È uno che ha sofferto più di Vialli per diventare quello che è, e quello che sarà”.

E poi il ricordo delle cavalcate europee alla guida del Torino e dell’Atalanta: “La vera impresa  fu con l’Atalanta, in serie B, che arrivò in semifinale di Coppa delle Coppe. Eliminammo lo Sporting Lisbona, e ci fermammo solo di fronte al Malines, all’epoca il Milan del Belgio. Col Torino eliminammo il Real Madrid. Era il 15 aprile 1992. All’andata il nostro pullman venne preso d’assalto dai tifosi spagnoli. Ci insultarono per tutta la gara. Diciamo che a Torino regolammo i conti. Eravamo un gran bel Toro. Perdemmo, con due pareggi, la finale con l’Ajax e ovviamente non eravamo soddisfatti”.

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