Buffon: “Sono venuto meno alla mia parola d’onore, ho dovuto dirlo ad Andrea Agnelli”
Il portiere della Juventus Gianluigi Buffon ha parlato a Sky Sport dell’eliminazione ai danni del Barcellona in Champions League: “A Barcellona ho goduto? Sì, è stata una grandissima soddisfazione non prendere gol, conseguita e condivisa con tutto il gruppo. La difesa, insieme al resto dei compagni, si è spaccata in quattro per non subire gol“.
Ma lo stralcio più interessante dell’intervista è il seguente, con la rivelazione di un aneddoto molto particolare: “Vi rivelo che per la seconda volta sono venuto a meno della mia parola d’onore. La prima non vi svelo qual è stata, ma la seconda è stata questa: avevo detto che se non avessi preso gol né all’andata né al ritorno contro il Barcellona sarebbe stato giusto smettere di giocare a giugno“.
“E questo l’ho dovuto dire ad Andrea Agnelli. E il presidente, però, mi ha risposto: <<Tanto nella vita a volte si dicono tantissime cavolate, per cui non ti preoccupare e vai avanti>>. Quindi ho dovuto ritrattare nel mio stesso intimo“. Da più parti si è vociferato che Donnarumma potrebbe essere l’erede in bianconero di Buffon ma Fassone e Mirabelli sono al lavoro per blindarlo.