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Doping Juve, Guariniello: “Il fatto era reato ma è stato prescritto”

Squadre rivali
23 Aprile 2017 12:17 Di redazione
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Il magistrato Raffaele Guariniello è intervenuto nel corso della trasmissione “Un giorno da pecora“, in onda su Rai Radio 1. Ha rilasciato dichiarazioni interessanti riguardanti vicende controverse con al centro la Juventus.

Sugli interrogatori riguardo alla vicenda doping: “C’era un giocatore molto duro, Montero, che disse al giudice: ‘non si potrebbe andare in una stanza riservata, noi due?’ Si vergognava…“.

Per la Juventus arrivò la prescrizione: “Non facciamo l’errore che fanno molti politici, che trasformano la prescrizione in assoluzione. E’ stata dichiarata la prescrizione ma la Cassazione ha dichiarato una cosa molto importante. Che il fatto era un reato, però era prescritto“.

Quindi la Juve faceva uso di doping? “La Cassazione ha detto che quello era un fatto di frode sportiva. Sono un tifoso juventino e giocavo anche a pallone, avevo molto dribbling e giocavo col numero dieci. Dovevo andare anche a giocare alla Juventus, ma mio padre mi disse che avrei dovuto studiare“.

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