Clamoroso Buffon, che attacco al Milan, all’Inter ed alla Roma: “Povera Italia, che sconfitta”
Il numero uno della Juventus, Gigi Buffon, nel 2017 è il primo italiano a finire sulla prestigiosa copertina di Kicker (prima rivista sportiva tedesca, fondata nel 1920) pur non giocando nella Bundesliga. Il portiere della Nazionale ha parlato apertamente in un’intervista non solo del suo mestiere, ma anche del calcio italiano, non risparmiando attacchi al Milan, all’Inter e alla Roma. Dopo alcuni discorsi strani riportati dallo spogliatoio bianconero Buffon torna a far parlare di sé con dichiarazioni sopra le righe.
Gli stralci più interessanti dell’intervista di Buffon

“Un portiere deve essere masochista. Come ruolo può essere paragonato all’arbitro. Ha il potere di comandare ma può solo subire gol, non può segnare, e deve sopportare offese continue. La psicologia dovrebbe studiare questo ruolo così contraddittorio. Per me fare una papera è uno shock. Ci metto giorni a riprendermi. Invidio chi ne commette di più… lo shock non è così grande. Da piccolo mangiavo così tanta mortadella e orsetti gommosi che è un miracolo non sia ingrassato. La mia carriera sarebbe diventata improbabile”.
“La depressione? Fu fondamentale non prendere medicine. Rimasi artefice del mio destino, senza dipendere dai farmaci. Gli investitori stranieri nel calcio italiano non lo convincono: la Roma agli americani, le milanesi ai cinesi…povera Italia. È una sconfitta per il nostro calcio e le nostre tradizioni. Vincere in Europa, alzare la Champions è uno stimolo, oltre che un obiettivo: da anni mi chiedo cosa mi spinga ancora a giocare. Questa battaglia interiore mi porta forti motivazioni. Se avessi vinto la Champions sarei svuotato: mi sprona”.