Zapelloni (Gazzetta): “Il closing è una barzelletta, vi spiego perché. Sarà addio per il giovane campione”
È diventato un vero e proprio rebus il futuro del Milan. La data del closing, in programma per venerdì 3 marzo, è ancora una volta slittata gettando nello sconforto tifosi e appassionati di calcio.

Dietro lo slittamento al 31 marzo del closing ci sarebbe il passo indietro di due soci della cordata cinese e, di conseguenza, dei 100 milioni di euro da versare come caparra in aggiunta ai 200 sborsati nei mesi scorsi. Una situazione decisamente ingarbugliata. Una vera e propria scatola cinese dove a ogni step significativo accade sempre qualcosa di imprevisto.
Fanno riflettere in tal senso le parole scritte sulla Gazzetta dello Sport dal giornalista Umberto Zapelloni: “Il problema a questo punto è soprattutto uno: che futuro può garantire al Milan una cordata come questa? Dove si può andare con un fondo d’investimenti che perde pezzi ancora prima di concretizzarsi? No, non è questo il futuro che merita il Milan. Troppi dubbi, troppe incertezze, troppi misteri per poter stare tranquilli. Anche perché dietro l’angolo c’è un contratto da far firmare al neo maggiorenne Gigio Donnarumma, l’uomo che sarebbe dovuto diventare il simbolo del nuovo corso e che invece rischia di trasformarsi nel grande rimpianto, nella rappresentazione di quello che avrebbe potuto diventare il nuovo Milan cinese e che invece non è stato. Speriamo di sbagliarci. Ma più che in una favola sembra davvero di esser sprofondati in un “Grosso guaio a Chinatown”.