Milan, i tre flop del 2016: Bertolacci, Luiz Adriano e Mihajlovic
Quello che si conclude è un anno che ha visto la squadra rossonera soffrire, giocare male ma, con il cambio di guida tecnica, e con la linea verde al centro del progetto, rilanciarsi e conquistare un trofeo a distanza di anni dall’ultimo. Se dobbiamo scegliere tre figure da etichettare come flop dell’anno, la redazione di StileMilan ‘punta’ forte su Andrea Bertolacci, Luiz Adriano e, udite udite, Sinisa Mihajlovic.

Partiamo dall’ex tecnico rossonero, che ora tanto bene sta facendo sulla panchina granata. E’ indubbio che al serbo bisogna riconoscere il merito di aver lanciato Gianluigi Donnarumma, preferendolo a un poco affidabile Diego Lopez, tuttavia bisogna anche sottolineare come il Milan sotto la sua guida non abbia mai entusiasmato così come raramente abbiamo sciorinato bel calcio. Particolari che da queste parti (chiedere a Berlusconi) sono di fondamentale importanza.

Su Bertolacci il discorso è prettamente economico. Pagato ben 20 milioni di euro nell’estate di due anni fa, l’ex Genoa non ha mai brillato in maglia rossonera. Complice anche qualche infortunio di troppo, il 25enne ad oggi rappresenta un vero e proprio oggetto misterioso nella rosa allenata da Vincenzo Montella. E’ stato ingaggiato per diventare uno dei punti di riferimento di quel centrocampo rossonero che forse oggi rappresenta l’unica pecca di una rosa che cresce bene. Purtroppo Bertolacci, almeno fino ad ora, non ha ripagato sul campo l’investimento fatto dalla società.

Il terzo e ultimo flop è rappresentato da Luiz Adriano. L’attaccante brasiliano con la maglia dello Shakhtar Donetsk ha tenuto una media di un gol ogni due partite (128 reti in 266 presenze), facendo faville anche in Champions. Arrivato a Milano invece ha disilluso tutti. Il bilancio è quasi drammatico. In un anno e mezzo ha racimolato appena 36 presenze mettendo a segno sei reti. Un bottino magro che resterà tale perché nei prossimi giorni la società rossonera ufficializzerà il suo addio (Spartak Mosca), risparmiando i tre milioni di euro netti che avrebbe dovuto garantire al brasiliano fino al 2020.